Cosa fare per risparmiare energia con il forno
Forni e fornetti, a microonde e non. Tutti consumano molta energia, ma qualcosa per risparmiare si può fare
L’aumento vertiginoso delle bollette impone sempre di più una moderazione e un utilizzo intelligente degli elettrodomestici presenti nelle nostre case. Soprattutto di quelli più energivori, come i forni elettrici. Come fare, quindi, per risparmiare qualche euro riducendo i consumi, ed evitando inutili sprechi?
Ecco qualche suggerimento che riguarda sia i classici forni elettrici che i forni a microonde.
Forno elettrico tradizionale o a microonde?
Chi acquista un forno a microonde di solito lo fa perché il consumo (parliamo dei forni più semplici, che impiegano solo le microonde per riscaldare e cuocere i cibi) è minore rispetto a un forno tradizionale, e i cibi sono pronti più velocemente. Il che è molto utile nella frenesia della vita moderna, quando si è oberati da mille impegni e il tempo non basta mai.
Quando si inserisce un alimento in un forno a microonde viene azionato un magnetron che usa le onde elettromagnetiche per “scuotere” le molecole d’acqua presenti nel cibo. L’attrito tra una molecola e l’altra sviluppa calore, che riscalda l’alimento fino a cuocerlo, dall’interno verso l’esterno.
Questo tipo di forno è adatto per scaldare qualsiasi tipo di alimento o liquido, o per scongelare. Per cucinare, invece, bisogna tenere conto del fatto che i cibi non vengono mai croccanti: lo sa bene chi ha provato a cuocere le patatine o a riscaldare un panino..
I produttori hanno da tempo compreso questa esigenza, e oggi sono sempre più diffusi i modelli combinati. Questo tipo di forni non è dotato solo di microonde, ma anche di apposite resistenze, o anche di ventole nei modelli più completi, in modo da “inglobare” anche le funzioni di un forno tradizionale, rendendone superfluo l’acquisto separato.
Le differenze di consumo energetico tra un forno tradizionale e un forno a microonde sono notevoli: un piccolo fornetto (di quelli per riscaldare il croissant per colazione, per intenderci) consuma 7-800 Watt, un forno da incasso da una 70ina di litri invece può assorbire da 2000 a 3000 Watt (anche oltre), mentre un microonde semplice assorbe 1100 Watt per produrre 700 Watt di potenza (la cifra che appare nel selettore posto sul display frontale del forno), ma se viene selezionato anche il grill l’assorbimento sale a 1500 Watt, e se si abbina anche la ventilazione si può arrivare a 2300 watt.
Risparmiare energia col forno elettrico tradizionale
Per come è costruito, è normale che un classico forno da incasso debba consumare molta corrente. Questo non vuol dire, però, che non si possa risparmiare qualche euro adottando dei comportamenti “virtuosi”. Ecco quali:
1) Usare un forno ventilato, quando le ricette lo consentono: l’aria che circola al suo interno distribuisce meglio il calore, riducendo i tempi di cottura
2) Attenzione al preriscaldamento: molti hanno l’abitudine di accendere il forno, andare a fare altro e poi tornare quando è già in temperatura da molto tempo. Infornando le pietanze appena il forno è pronto si possono evitare sprechi a volte consistenti
3) Aprire il forno il meno possibile: ogni volta che si aziona lo sportello, il forno perde molti gradi e deve “faticare” per tornare in temperatura, allungando i tempi di cottura. E’ importante anche verificare che le guarnizioni siano ancora in buono stato, e nel caso sostituirle
4) Usare contenitori adatti: per cuocere, meglio utilizzare pirofile in pyrex o in ceramica, invece di quelle in metallo. Queste ultime non mantengono il calore in modo altrettanto efficace, e possono portare a un lieve aumento dei tempi di cottura.
5) Spegnere il forno prima del termine della cottura: da quando lo si spegne, il forno mantiene il calore (purchè le guarnizioni siano ancora efficienti…) per qualche minuto. In questo modo, la pietanza si cuoce lo stesso e si evita di sprecare energia elettrica.
6) Mantenere pulito il forno: un forno pieno di schizzi di grasso e incrostazioni rende difficile la diffusione del calore e, di conseguenza, aumenta i consumi
Come risparmiare energia usando il forno a microonde
Il microonde, nella versione base senza grill o ventilazione, consuma molto meno rispetto a un forno tradizionale. Anche in questo caso, però, si possono ottimizzare i consumi. Ecco in che modo:
1) Evitando di usare la funzione defrost: certo, una delle funzioni più comode per cui si acquista un forno a microonde è proprio quella dello scongelamento rapido degli alimenti. Se non si ha fretta però è meglio scongelare i cibi nel frigorifero, durante la notte.
2) Riducendo le dimensioni dei cibi: per la cottura in microonde è utile porzionare i cibi (meglio evitare di cuocere un pollo intero senza tagliarlo), per una cottura più uniforme e rapida
3) Usando la potenza giusta: ovvero, non usare sempre e solo la potenza massima per qualsiasi alimento. Nei manuali forniti in dotazione sono elencate le varie modalità disponibili nel forno da usare per ciascuna tipologia di pietanza e di cottura o semplice riscaldamento.
4) Pulendolo periodicamente: anche nel caso del forno a microonde, i residui che si attaccano alle pareti possono diminuirne l’efficienza. Meglio pulirlo con un panno in microfibra imbevuto di acqua e aceto. Possono andar bene anche detersivi per piatti o altri sgrassatori. L’importante è asciugare bene per evitare di lasciare alcun tipo di residuo.
Risparmiare ancora di più sulla bolletta scegliendo il giusto fornitore di energia
Diamo per scontato che in casa usate tutti gli accorgimenti per consumare meno energia possibile. Dove si può intervenire allora per risparmiare ancora di più? Ovviamente andando ad analizzare le condizioni economiche imposte dal nostro attuale fornitore.
Dal primo gennaio del 2023 è previsto il passaggio dal mercato tutelato per luce e gas al mercato libero. Non è necessario aspettare fino a quella data per cambiare fornitore, anzi proprio adesso è il momento migliore per farlo, visti i sensibili aumenti del costo delle materie prime che si riflettono, pesantemente, sulle bollette energetiche.
Sì, ma come ci si può orientare in un mercato dove sono presenti centinaia di fornitori e le offerte sono così tante da confonderci le idee?
La risposta la fornisce il comparatore di tariffe Tiscali Tagliacosti, che non solo permette di confrontare le migliori offerte del mercato con pochi click del mouse o con qualche tocco sul display del cellulare, ma anche di avere un servizio di consulenza personalizzato gratuito.