Quanto costano gli elettrodomestici in bolletta?
Vi proponiamo due modi per calcolare l’impatto in euro dell’uso quotidiano di frigorifero & C: uno approssimativo, e l’altro, preciso, tramite un servizio online gratuito
Nell’economia domestica, una parte fondamentale delle spese mensili è rappresentata dal consumo degli elettrodomestici. Tutti insieme sono responsabili della ingente cifra che vediamo periodicamente sulle bollette di luce e gas.
Per avere bollette più basse si possono percorrere due strade. Una è quella di cambiare fornitore di luce e gas. Controllate le ultime bollette che avete pagato: con buona probabilità la tariffa che vi stanno praticando è più alta di quella che potreste avere con un altro operatore.
Sul mercato libero le tariffe convenienti non mancano, ma per chi non è del mestiere è difficile orientarsi. Il problema è proprio riuscire a trovarne una che risponda alle esigenze di consumo della propria famiglia e che al tempo stesso sia davvero la più conveniente.
Per fare una scelta avveduta, meglio affidarsi a un comparatore di tariffe come Tiscali Tagliacosti, che permette di confrontare le migliori offerte del mercato e avere un servizio di consulenza personalizzato gratuito.
Compilando un semplice modulo si verrà richiamati nel più breve tempo possibile per una consulenza gratuita e senza impegno.
L’altra strada per abbassare le bollette è quella di comprendere quali siano i consumi dei singoli elettrodomestici, in modo da per poter “aggiustare” le proprie abitudini di consumo.
Quanto consumano gli elettrodomestici
Ci sono elettrodomestici che hanno un assorbimento di energia elettrica elevata, ma che hanno un peso modesto sulla bolletta perché vengono usati occasionalmente, e altri che consumano relativamente poco ma che sono usati quotidianamente.
Vediamo quali sono i consumi dei singoli elettrodomestici, per potersi fare una idea dell’impatto che possono avere in bolletta. Negli esempi che seguono abbiamo ipotizzato un costo per kilowattora di 0,40 €, e ci siamo riferiti alle “vecchie” classi energetiche (in questo articolo si parla della conversione dalle vecchie alle nuove etichette energetiche).
Frigorifero: è l’elettrodomestico che sta sempre acceso h24, quello che influisce di più sulla bolletta. Un moderno frigo di medie dimensioni (230 lt, e 105 lt per il freezer) in classe A consuma tra 150 e 350 kWh l’anno. Prendendo in considerazione l’ipotesi peggiore (350 kWh), moltiplicando questa cifra per 0,40 € il frigo peserà in bolletta per 140 €. Ovviamente, se il frigo è in classe G (la peggiore) la spesa annua potrebbe essere più che doppia.
Forno: è un altro elettrodomestico piuttosto energivoro, soprattutto se lo si usa tutti i giorni. I forni in commercio oggi sono molto più efficienti dal punto di vista energetico rispetto a quelli in vendita 10 anni fa. L’assorbimento di energia di un moderno forno elettrico ventilato è di meno di 1 kWh. Ipotizzando quindi un’ora di cottura per un arrosto, il consumo sarà pari a 0,40 €.
Lavatrice: tenendo conto che dal 2011 non si possono più vendere lavatrici di classe inferiore alla A, una lavatrice standard in classe A+++, con 6 kg di carico e 1000 giri, consuma ogni anno meno di 150 kWh. Ovvero, 60 €.
Lavastoviglie: in genere, si dice che questo elettrodomestico consumi sui 2,5 kWh per un ciclo di lavaggio completo. Ciò è vero per quanto riguarda i vecchi modelli, ma quelli più recenti ad alta efficienza energetica possono arrivare a meno della metà. Ovvero 1,2 kWh, che equivalgono a 0,48 €
Asciugatrice: il consumo di questo elettrodomestico deriva dal fatto che deve riscaldare l’aria per asciugare i vestiti. Le asciugatrici (che hanno consumi simili sia nel caso di quelle a condensazione che a pompa di calore – leggermente meno per quest’ultima tipologia) assorbono 120/140 kWh l’anno nel caso la classe energetica sia A+++, oltre i 400 per quelle in classe D. Tradotto in euro, l’esborso si aggira sulla cinquantina di euro nel primo caso, e 160 nel secondo.
Asciugacapelli: ipotizzando di usare un phon che assorbe 2000 Watt (il valore medio degli apparecchi in commercio) per 10 minuti, il consumo sarà pari a 0,333 kWh (1/3 di kilowattora), pari a 0,13 €. Moltiplicando questo valore per tutti gli utilizzi del phon in un anno si otterrà l’impatto dell’asciugacapelli in bolletta.
Queste sono le indicazioni riguardanti gli elettrodomestici di utilizzo più frequente. In rete è stato appena presentato un utile servizio per quantificare consumi e risparmi in modo più preciso. Vediamo di cosa si tratta.
PrimaLuce, un servizio per capire quanto consumano davvero gli elettrodomestici
Fin qui abbiamo analizzato qualche esempio relativo agli elettrodomestici più energivori fornendo una stima approssimativa dei consumi.
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Come? Il servizio è facile da usare: avendo a portata di mano sia la marca che il codice identificativo degli elettrodomestici da analizzare, si accede a una chat e si risponde alle domande di Kosmo, il chatbot mascotte di PrimaLuce, che riguardano l’utilizzo degli elettrodomestici.
PrimaLuce calcola sia i consumi effettivi, sia il risparmio ottenibile in termini di sostituzione dell’intero parco elettrodomestici.
E non solo. PrimaLuce è anche in grado di stimare i costi per l’installazione di un impianto fotovoltaico e i tempi per rientrare dall’investimento, tenendo conto dell’autoconsumo e dell’immissione in rete di energia prodotta.
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