Fine del mercato tutelato di luce e gas: 12 domande e risposte per capire cosa fare
Chi viene considerato “cliente vulnerabile”? Quando finirà definitivamente il mercato tutelato della luce? E cosa sono le offerte “placet in deroga”?
Il 2024 è il fatidico anno, dopo tante proroghe, in cui finirà di esistere (anche se non per tutti) il regime di maggior tutela del gas e dell’energia elettrica e si dovrà passare necessariamente a uno dei tanti fornitori presenti sul mercato libero.
Sul tema molti consumatori hanno ancora le idee confuse. In questo articolo faremo chiarezza rispondendo ai quesiti più frequenti, per orientarsi al meglio ed effettuare una scelta consapevole.
Che differenza c’è tra mercato tutelato e mercato libero del gas e dell’energia elettrica?
I due tipi di mercato si differenziano per il prezzo, da una parte, e per l’autorità che lo stabilisce e regola, dall’altra.
Nel mercato tutelato, le tariffe sono fissate dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ogni 3 mesi, secondo l’andamento dei prezzi della materia prima o materia energia.
Questo ente statale, calmierando i prezzi, si occupa di tutelare i consumatori. Questi ultimi, fino a una ventina di anni fa, non potevano effettuare scelte alternative. Fino all’arrivo del mercato libero.
Nel mercato libero, invece, sono i singoli fornitori a determinare quali prezzi offrire ai consumatori. Gli operatori sono sottoposti a un rigido controllo da parte dell’Antitrust, in modo da garantire trasparenza e correttezza.
Quali sono le date fondamentali per il passaggio da mercato tutelato a mercato libero?
1° aprile 2023: fine del mercato tutelato dell’energia elettrica per condomìni e microimprese (meno di 10 dipendenti e fatturato inferiore a 2 milioni di euro)
1° gennaio 2024: fine del mercato tutelato del gas per i clienti “non vulnerabili” e per i condomìni
1° luglio 2024: fine del mercato tutelato dell’energia elettrica per i clienti “non vulnerabili” e passaggio al nuovo regime chiamato “Servizio a tutele graduali” (STG)
31 marzo 2027: fine del regime transitorio “Servizio a tutele graduali” per l’energia elettrica e definitivo passaggio (scelta che si può già effettuare, da anni, in qualsiasi momento) al mercato libero.
Che differenze ci sono tra clienti “vulnerabili” e “non vulnerabili”?
Esistono due definizioni leggermente diverse, a seconda che la fornitura si riferisca al gas o all’energia elettrica.
Per quanto riguarda il gas, secondo la definizione di ARERA i clienti vulnerabili sono individuabili in una o più di queste categorie:
- Soggetti in condizioni economicamente svantaggiate (ovvero, fruiscono di Bonus Sociale Economico secondo l’art. 1, comma 75 della legge 124/17)
- Soggetti disabili ai sensi dell’art. 3 della legge 104/92
- Soggetti con una utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi
- Soggetti con un’età superiore ai 75 anni
I clienti vulnerabili per quanto riguarda l’energia elettrica sono quelli appartenenti alle categorie appena citate, più:
- I soggetti in gravi condizioni di salute che richiedano l’uso di apparecchiature mediche alimentate da energia elettrica
- I soggetti che hanno una utenza in un’isola minore non interconnessa
I clienti non vulnerabili sono tutti coloro che non sono compresi nella classificazione appena elencata.
Cosa possono fare i clienti vulnerabili dal primo gennaio del 2024 per quanto riguarda il gas?
Le opzioni disponibili per questo tipo di consumatori sono:
- Passare volontariamente al mercato libero (scelta che si può già effettuare da anni)
- Non effettuare alcuna scelta. In quel caso usufruiranno del “servizio di tutela della vulnerabilità”, che prevede condizioni contrattuali ed economiche definite da ARERA, che rispecchieranno la continuazione del servizio della maggior tutela. In sostanza, non cambierà niente rispetto a prima.
Se un cliente non viene identificato come “vulnerabile” può comunque inviare una comunicazione al proprio fornitore affinchè gli venga riconosciuta la sua condizione.
I clienti vulnerabili gas, se sono già nel mercato libero, possono tornare al mercato tutelato?
Se è insoddisfatto della tariffa da mercato libero che ha sottoscritto, un cliente vulnerabile può chiedere in qualsiasi momento di essere fornito alle condizioni dettate da ARERA.
I clienti NON vulnerabili, invece, quali scelte possono fare per il gas dal primo gennaio 2024?
Il fornitore rimane lo stesso. In questo caso ci sono le seguenti possibilità:
- Passare al mercato libero per trovare un’offerta migliore (cosa che, ripetiamo, può essere già fatta da molto tempo) con un altro fornitore
- Scegliere un’offerta di mercato libero del loro stesso fornitore
- Sottoscrivere un’offerta Placet (Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela) sul mercato libero
- Non fare nessuna scelta, e quindi vedersi assegnata automaticamente la tariffa “Placet in deroga” con lo stesso fornitore
E quali differenze ci sono tra le offerte gas Placet e Placet in deroga?
Placet -> in questo caso ARERA stabilisce una determinata struttura di prezzo e precise condizioni contrattuali (per quanto riguarda la rateizzazione, ad esempio) e le rende inderogabili dai venditori. Tutto ciò per consentire ai clienti di poter confrontare facilmente le offerte dei vari operatori. Che hanno la libertà, però, di fissare Il prezzo, che può essere fisso o variabile (indicizzato all’andamento dei mercati) ed aggiornato ogni 12 mesi. Nelle altre offerte del mercato libero, invece, le proposte contrattuali sono più “flessibili”.
Placet in deroga -> è un’offerta più “rigida” per i venditori, perché consente loro un minor margine di manovra. ARERA fissa sia le condizioni economiche che quelle contrattuali, e i vari operatori possono definire solo una componente fissa annuale (chiamata tecnicamente “Pfix”), che varia tra i 50 e 200€. Questo è il tipo di offerta che si avvicina di più al vecchio mercato tutelato.
La tariffa assegnata automaticamente dall’Autorità, però, potrebbe non essere la più conveniente. Per risparmiare, vale la pena dare uno sguardo al mercato libero. Ma come fare a scegliere correttamente, e ad orientarsi in un mondo fatto di sigle, termini complicati e offerte poco chiare?
La risposta giusta può darla Tiscali Tagliacosti, che tramite una consulenza del tutto gratuita può suggerire quale sia l’opzione migliore per i propri consumi familiari. E’ sufficiente un minuto per compilare un modulo ed essere richiamati in brevissimo tempo.
1 luglio 2024, fine del mercato tutelato della luce. Cosa succederà?
Sul mercato tutelato della luce la maggioranza degli utenti ha un contratto con Servizio Elettrico Nazionale (società controllata da Enel). Per evitare che alla partenza del Servizio a Tutele Graduali questi consumatori venissero assegnati in blocco prevalentemente a questo operatore, il Governo ha deciso di indire un’asta per “spezzettare” in 26 zone il territorio italiano e suddividere i clienti fra più operatori.
L’elemento sul quale si basa l’asta non è il prezzo dell’energia (che continuerà a essere definito da ARERA, come succede oggi, seguendo i prezzi all’ingrosso) ma il prezzo di commercializzazione, ovvero quanto chiedono gli operatori per fornire il servizio. Chi chiede meno, vince. Le regole prevedono, poi, che ogni operatore non si possa aggiudicare più di 7 zone.
Il 10 gennaio si è tenuta l’asta, e il 6 febbraio si conosceranno i nomi delle società assegnatarie e le aree di loro competenza. A quel punto partirà una campagna informativa che porterà alla data del primo luglio. E’ bene sottolineare che le condizioni economiche saranno uguali per tutta Italia (a prescindere dalla zona e dai fornitori che avranno vinto la gara), per assicurare lo stesso trattamento a tutti i clienti domestici interessati dal cambio.
Anche in questo caso, come per il gas, ci sarà una suddivisione tra clienti vulnerabili e non. Per i primi, il mercato tutelato continuerà sostanzialmente ad esistere, i non vulnerabili che per quella data non avranno già scelto un operatore nel mercato libero passeranno automaticamente al Servizio a Tutele Graduali.
Cos’è il Servizio a Tutele Graduali per i clienti luce non vulnerabili?
Per agevolare il passaggio definitivo al mercato libero della luce, che si verificherà il primo aprile del 2027, e dovrà essere fatto da tutti i consumatori, ARERA ha predisposto un regime transitorio chiamato Servizio a Tutele Graduali, che inizierà il primo luglio 2024.
Questo sistema garantisce la continuità della fornitura (quindi, nessuno resterà senza energia elettrica), a determinate condizioni contrattuali che equivalgono a quelle delle offerte Placet di cui abbiamo parlato prima. Più in dettaglio:
- Il contratto si intende a tempo indeterminato
- Il prezzo è deciso dal venditore (è variabile, quindi, e dipenderà dall’andamento dei prezzi all’ingrosso) ed è valido per 12 mesi dalla data di attivazione della fornitura
- Se il fornitore intende variare il prezzo al termine dei 12 mesi deve darne comunicazione tre mesi prima della decorrenza delle nuove condizioni economiche. Il nuovo prezzo dev’essere pari alla nuova offerta Placet che il fornitore intende proporre a tutti i clienti
- Sia cliente che fornitore possono recedere dal contratto in qualsiasi momento dandone comunicazione alla controparte.
- La fatturazione è bimestrale, e il cliente può chiedere la rateizzazione per importi che superano 50€
- E’ previsto che il cliente versi un deposito cauzionale, nella prima bolletta, per un importo pari a 11,5€ per ogni kW di potenza impegnata (se il cliente è titolare di bonus sociale l’importo è di 5,2€, sempre per kW di potenza impegnata). Questa garanzia non viene richiesta se il cliente paga con domiciliazione bancaria, postale, o con carta di credito
I clienti luce non vulnerabili cosa potranno fare dal 1 luglio 2024?
In sostanza, possono sottoscrivere una delle tante offerte del mercato libero (opzione possibile in qualsiasi momento, anche prima di quella data), oppure possono non effettuare nessuna scelta (in quel caso verranno assegnati al Servizio a Tutele Graduali).
Come capire se si è nel mercato tutelato o libero?
E’ semplice, basta guardare nella parte alta della bolletta dell’attuale fornitore e controllare la presenza delle diciture “Servizio di maggior tutela” o “Mercato libero”.
A cosa bisogna fare attenzione nelle offerte? Qualche consiglio
Avete adocchiato una offerta particolarmente interessante nel mercato libero e sareste intenzionati a sottoscriverla? Al tempo. La tariffa può essere fissa o variabile (indicizzata), può essere bloccata per uno o due anni, e così via.
Per capirci qualcosa, meglio rivolgersi agli esperti di Tiscali Tagliacosti, che vi forniranno una consulenza GRATUITA aiutandovi a capire se sia proprio quella l’offerta ideale per i vostri consumi familiari o se sia il caso di sceglierne un’altra.
I consigli:
- Diffidate dai call center “pirata” (quelli che chiamano a ogni ora del giorno) che propongono offerte mirabolanti e improbabili e, soprattutto, non abbiate fretta: se l’interlocutore è serio, vi manderà la documentazione in modo che possiate analizzarla con calma.
- Non credete a chi sostiene che chi non passa al mercato libero della luce si vedrà interrotta la fornitura
- L'attivazione è sempre gratuita e il contatore rimane lo stesso
- Contratto a prezzo fisso o variabile? Non si può dire a priori se è meglio l’una o l’altra tipologia, dipende dai prezzi all’ingrosso nel momento in cui si stanno esaminando le offerte e dalle proprie abitudini di consumo.
(articolo aggiornato il 15 gennaio 2024)