Come usare al meglio il frigorifero e risparmiare energia
Siete sicuri di sapere quali alimenti vanno in frigo e quali no? Come si mantiene il frigo in perfetta efficienza? Le risposte a queste e altre domande
Il frigorifero, che sia piccolo, grande, side by side o di altro tipo, è un elettrodomestico in funzione ogni giorno, 24 ore su 24. Siete davvero sicuri di saperlo utilizzare al meglio? In quali scomparti sarebbe meglio sistemare le derrate? Cosa si dovrebbe fare per risparmiare energia elettrica? Ecco le risposte.
Quali alimenti non vanno conservati in frigo?
Alcune tipologie di alimenti dovrebbero restare fuori dal frigo, perché potrebbero perdere di sapore, oppure addirittura costituire un rischio per la salute.
Partiamo dai pomodori: a meno che non siano molto maturi, sono meno gustosi se lasciati in frigo. Le patate si dovrebbero conservare in un luogo fresco e asciutto. Non mettete banane in frigo se non volete che abbiano delle macchie marroni. I limoni? Lasciateli nella cesta della frutta, a temperatura ambiente. Così come gli altri agrumi, che diventerebbero amari. Sul caffè i pareri non sono concordi: in genere non si dovrebbe tenere in frigo perché assorbe gli odori (a meno che non sia tenuto in un contenitore ermetico e non trasparente) e perde aroma e sapore; di certo, conservarlo in frigo rallenta la modifica delle sue proprietà organolettiche.
Il miele non va conservato in frigo, molto semplicemente perché cristallizza. Il barattolo, dopo l’apertura, va tenuto al buio e lontano da fonti di calore, seguendo la data di scadenza (che è solo indicativa, comunque). Il pane si asciuga: o lo si mette in un contenitore oppure, molto meglio, lo si congela. L’aglio e le cipolle restano fuori dal frigo, così come i cetrioli (a meno che non si vogliano rinfrescare per una sana insalata estiva) e i fagiolini.
Quali alimenti, invece, vanno conservati in frigo dopo l’acquisto? E su quali ripiani?
Innanzitutto, è bene sapere che all’interno del frigo la temperatura non è costante, anzi. I ripiani in basso sono più freddi, quelli in alto sono più caldi. Ecco quali sono gli alimenti da riporre in frigo, e la loro collocazione ideale.
Innanzitutto, le uova prese al supermercato. E’ in vigore un regolamento europeo del 2008 che impone ai supermercati di stoccare le uova a temperatura costante, e quindi di non sottoporle a sbalzi termici (e refrigerarle) prima della vendita. Una volta acquistate vanno riposte preferibilmente nei ripiani centrali del frigo, nella loro confezione originale, o nel portauova presente sullo sportello. Rigorosamente senza lavarle: questa operazione comprometterebbe la barriera naturale presente sul guscio che protegge l’uovo dall’attacco di microorganismi che lo rovinerebbero.
Sempre nei ripiani centrali, a una temperatura che varia tra 4 e 8 gradi, si possono sistemare pietanze già cotte come carni, verdura e pasta, salse varie e sughi.
I cibi cotti possono andare anche nel ripiano superiore (dove la temperatura va da 5 a 8 gradi), così come i formaggi, gli affettati sottovuoto, le scatolette e gli yogurt.
Lo scomparto più freddo del frigorifero (quello più in basso, da 2 a 5 gradi) può accogliere carne, pollame e pesce, oltre ad altri alimenti crudi. Sotto questo scomparto si trova il cassetto per frutta e verdura, che dovrebbero essere tenute in sacchetti di carta per alimenti, per evitare la formazione di umidità che le farebbe marcire.
Alcuni modelli hanno anche un cassetto “zero gradi”, ideale per la conservazione di pesce fresco e carni.
Sullo sportello (temperatura compresa tra 5 e 10 gradi) vanno le bevande (vino, acqua, latte etc), burro, uova (come abbiamo accennato prima) e le salse.
Consigli per usare al meglio il frigo
Innanzitutto, il suggerimento più “antico” e sempre valido: mai mettere in frigo un alimento appena cucinato o comunque ancora caldo. Il motivo? Si otterrebbe un veloce aumento della temperatura interna dell’elettrodomestico, che dovrebbe lavorare di più, con un conseguente spreco energetico, per ripristinare la temperatura precedente. Inoltre, si potrebbe formare condensa.
D’altra parte, però, più si ritarda l’introduzione del cibo nel frigo, più si favorisce la proliferazione dei batteri. La scienza ci dice che questo fenomeno si verifica a temperature comprese tra 5 e 40 gradi. Come se ne esce? Il “trucco” consiste nel non introdurre tutte in una volta grandi quantità di cibo bollente, o lasciare raffreddare a temperatura ambiente gli alimenti, o ancora, se proprio si vuole risparmiare tempo, immergere i contenitori in una bacinella con acqua fredda e ghiaccio per pochi minuti, prima di riporli in frigo.
In estate è opportuno regolare la temperatura in modo che il frigo sia più freddo rispetto al periodo invernale. E’ sempre indispensabile, quando si ripongono o estraggono gli alimenti, tenere aperto lo sportello il minor tempo possibile. Ciò è necessario per tenere costante la temperatura interna e per non sprecare energia elettrica.
Va da sé che è fondamentale, per avere una bolletta più “light” possibile, avere un fornitore di energia che ci faccia spendere meno possibile. Se il contratto attuale non ci soddisfa possiamo cambiare fornitore e approfittare delle tante offerte a prezzi agevolati che possano difendere da improvvisi rincari.
La scelta, però, non è facile. Il mercato dell’energia è affollato da decine di operatori: come orientarsi?
L’ideale è affidarsi a un comparatore di tariffe, come Tiscali Tagliacosti, che mette a confronto le offerte degli operatori più famosi e affidabili. Il servizio è del tutto gratuito e senza impegno.
E’ opportuno, poi, non riempire eccessivamente il frigorifero, si ostacolerebbe la circolazione dell’aria. Ancora peggio sarebbe coprire le griglie.
Fondamentale, nei modelli privi della funzionalità no-frost, la necessità di effettuare periodicamente una sbrinatura del frigo e del freezer, per evitare malfunzionamenti e sprechi di energia.
Quando si torna a casa dal supermercato è meglio disporre dietro gli alimenti più freschi, e mettere in evidenza quelli con scadenza imminente. Quante volte vi è capitato di “riesumare” dal fondo del frigo una scatola con cibo ormai scaduto, solo perché era seminascosta? Meglio evitare gli sprechi!
Come eliminare i cattivi odori dal frigo? Esistono tanti metodi naturali, tra i quali disporre il succo di un limone in un bicchiere, lasciandolo in basso, sul ripiano più freddo. Oppure mettere dei chiodi di garofano in mezzo limone, e lasciarlo in un angolo del frigo. In questo modo non solo si assorbiranno gli odori, ma si diffonderà anche un piacevole profumo. Oppure ancora, mettere un bicchiere con qualche cucchiaio di bicarbonato.
Per pulire e igienizzare il frigo ci sono alcuni semplici passaggi da seguire:
- - Approfittare di un giorno in cui il frigo è semivuoto per mettere gli alimenti rimasti in una o più borse termiche durante l’operazione di pulizia
- - Togliere ripiani e cassetti
- - Usare una spugnetta da inzuppare in una bacinella con acqua calda e due bicchieri di aceto per lavare tutte le superfici, guarnizioni comprese.
- - Pulire accuratamente le guarnizioni e asciugare sia i cassetti che le griglie prima di rimettere a posto gli alimenti
Risparmiare energia elettrica? Si può, con qualche accorgimento
Se il vostro frigorifero non è di ultima generazione (e quindi particolarmente efficiente dal punto di vista energetico) ma non è ancora così “vecchio” da doverlo cambiare, potete seguire questi suggerimenti per avere una bolletta più leggera:
- - Sistemate il frigo lontano da fonti di calore come forni, lavastoviglie, lavatrici e assicuratevi che stia lontano dal sole. Più caldo è l’ambiente, maggiore sarà l’elettricità necessaria per raffreddare i cibi
- - Pulite periodicamente non solo i ripiani, ma anche la parte posteriore del frigo dove si accumula molta polvere. Pulite e verificate che le guarnizioni chiudano perfettamente gli sportelli. Sbrinate il freezer con la frequenza sufficiente a far sì che non si formino blocchi di ghiaccio tra un ripiano e l’altro
- - Verificate che il frigorifero non sia impostato a delle temperature troppo basse
- - Infine, il migliore consiglio per spendere meno è quello di cambiare fornitore di energia. Il migliore modo per farlo è quello di rivolgersi a un comparatore di tariffe come Tiscali Tagliacosti, per avere gratuitamente una panoramica completa sulle offerte dei principali operatori presenti sul mercato.