Bolletta della luce troppo alta? Ecco a cosa fare attenzione

I suggerimenti per rimediare a conguagli sbagliati o consumi esagerati

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L’importo dell’ultima bolletta della luce vi è sembrato troppo alto? I motivi possono essere tanti, e possono spaziare da abitudini di consumo errate, conguagli sbagliati, una abitazione inefficiente dal punto di vista energetico e tanto altro.

Analizziamo le cause e vediamo cosa si può fare per avere bollette più leggere e che rispecchino maggiormente i nostri profili di consumo:

1) Un conguaglio sbagliato, o altri errori del fornitore

Si parla di conguaglio quando il vostro fornitore, dopo avere emesso delle bollette che riguardavano consumi “presunti”, vi manda una bolletta per pareggiare i conti, calcolata sui consumi effettivi.

I consumi sono “presunti” quando vengono stimati riferendosi all’anno precedente. Se nell’anno corrente sono superiori, ecco che scatta il conguaglio.

Cosa fare nel caso riteniate sbagliata la fattura di conguaglio? Innanzitutto, assicuratevi che non si riferisca a consumi risalenti a più di 2 anni prima dell’emissione della fattura. Pagate solo gli importi non prescritti, per gli altri invece sporgete un reclamo al vostro fornitore tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.

Il reclamo deve contenere:

- I dati anagrafici del richiedente

- Il codice cliente

- il codice POD

- il numero della bolletta

- la motivazione del reclamo

- la ricevuta di pagamento della bolletta

Il fornitore deve rispondere entro 40 giorni dalla ricezione, altrimenti è soggetto al pagamento di un rimborso per ciascun giorno di ritardo.

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Il reclamo può essere giustificato anche da un errore del fornitore: sono rare, ma possibili, doppie fatturazioni oppure delle richieste di pagare bollette già saldate.

Ricordatevi anche che nella bolletta dev’essere specificato che la fornitura è per la prima casa. Se per un errore il gestore ha inserito “seconda casa” alcuni costi potrebbero essere più alti.

Oppure, ancora, può essere difettoso il contatore elettronico: in questo caso, prima di mandare una richiesta di verifica (che dovrete pagare voi in caso di riscontro negativo) sinceratevi che il display funzioni e che nell’impianto elettrico non ci siano problemi (dispersioni, ad esempio).

E se la bolletta non arriva da troppo tempo? In genere la bolletta è bimestrale (anche se si possono stabilire altre periodicità di emissione). Se passa troppo tempo tra una bolletta e la successiva, o se ricevete troppe bollette dove i consumi sono solo “stimati”, provvedete a comunicare l’autolettura.

Questa si può fare leggendo i valori presenti sul contatore e riportandoli, di solito, nell’area clienti del sito del fornitore, o tramite app specifiche. Per averne la certezza, meglio leggere le indicazioni in bolletta o, eventualmente, contattare il servizio clienti.

Verificate anche (sempre nell’area clienti del fornitore o nell’app dalla quale si gestisce l’utenza) l’eventualità che la bolletta sia stata emessa, ma non recapitata: potrebbero farvi pagare gli interessi di mora.

2) Una offerta inadeguata agli stili di consumo familiare

Siete sicuri che il contratto che avete col vostro attuale fornitore di energia rispecchi con precisione le abitudini di consumo del vostro nucleo familiare? Forse sarebbe il momento di cambiare fornitore energetico.

Il modo migliore per farlo è quello di rivolgersi a un comparatore di tariffe come Tiscali Tagliacosti.  Sono necessari solo pochi click per confrontare le migliori offerte del mercato, sia per quanto riguarda i fornitori di energia elettrica che di gas, e avere un servizio di consulenza personalizzato gratuito.

3) Consumi eccessivi? Ecco come ridurli

Quanto consumano gli elettrodomestici che abbiamo in casa? In questo articolo ne abbiamo parlato diffusamente. E’ chiaro che il loro maggiore o minore utilizzo non è l’unico fattore che determina una bolletta più o meno pesante: dipende anche da quale elettrodomestico si ha in casa e come se ne controlla l’assorbimento di corrente.

Ecco qualche suggerimento che permetterà di avere bollette più leggere:

Usare lampadine LED

Le vecchie, inefficienti e fragili lampadine a incandescenza sono ormai fuori commercio da tempo e in tutte le case sono presenti lampadine LED. Se in casa circola ancora qualche vecchia lampadina, meglio sostituirla. L’efficienza delle lampadine LED è indiscussa: durano molto di più, consumano molto meno (es. una lampadina LED da 7/8W illumina come una vecchia da 60W) e il prezzo ormai è quasi allineato alle vecchie lampadine.

Usare temperature più basse con lavatrice, lavastoviglie e caldaie

Il consumo di questi elettrodomestici è sempre molto elevato, nonostante negli ultimi anni i produttori abbiano migliorato notevolmente la loro efficienza energetica. Per questo motivo, per risparmiare corrente elettrica è importante scegliere cicli di lavaggio a temperature più basse di quelle usate di solito.

E’ molto importante anche ritoccare verso il basso la temperatura della caldaia. 60° è la temperatura alla quale sono impostate la maggior parte delle caldaie, portarla a 50° fa ottenere un buon risparmio nel lungo periodo.

 E se il vostro contratto prevede tariffe suddivise in fasce orarie, meglio programmare gli elettrodomestici in modo che partano in una fascia in cui l’energia costa meno.

Usare timer

Volete avere la certezza che determinati apparecchi siano completamente spenti (o accesi) a determinate ore? Semplice, nelle prese di corrente inserite dei timer (costano pochi euro) oppure dispositivi smart (come Alexa, di Amazon, o Google Home) per domotica che vi permetteranno non solo di ottenere un risparmio energetico, ma anche una protezione degli elettrodomestici da sovratensioni e pericolosi sbalzi di corrente.

Sostituire gli elettrodomestici

Negli ultimi anni, come abbiamo accennato, l’efficienza energetica degli elettrodomestici è migliorata notevolmente. Chi si ritrova in casa un frigo, una lavatrice o una lavastoviglie con più di 10 anni alle spalle, ad esempio, potrebbe beneficiare di un buon risparmio energetico sostituendoli.

Dal primo marzo 2021 è entrata in vigore, nell’Unione Europea, la nuova etichetta energetica. Le vecchie classi energetiche a cui eravamo abituati (A+, A++, A+++ e A+++ - 40%, a scendere fino alla G) hanno lasciato il posto a una nuova classificazione semplificata che va da A a G. Senza entrare in troppi dettagli, per orientarvi nell’acquisto sappiate che orientativamente, facendo riferimento a una lavastoviglie, una nuova classe C corrisponde a quella che era la A+++.

Conclusioni

Oltre a verificare eventuali problemi amministrativi come conguagli errati o errori vari del fornitore, abbiamo visto che ci sono vari accorgimenti per risparmiare sulla bolletta energetica.

La cosa migliore da fare, però, è a nostro avviso partire da un fornitore di energia che offra le tariffe più convenienti. Per questo motivo è opportuno affidarsi a un comparatore di prezzi come Tiscali Tagliacosti, per trovare la migliore offerta in un mercato sempre più competitivo.