Asciugatrice a condensazione o a pompa di calore, quale scegliere?
Vantaggi, svantaggi e consigli per usare al meglio un elettrodomestico comodissimo soprattutto in inverno
L’asciugatrice è un elettrodomestico che sta entrando gradualmente nelle case degli italiani. Soprattutto quando arriva l’inverno, si sente maggiormente l’esigenza di avere vestiti già pronti per l’utilizzo, che necessitano solo di un rapido colpo di ferro da stiro. Asciugatrici a condensazione o a pompa di calore? O meglio le asciugatrici slim? Ecco i criteri per effettuare la scelta.
L’asciugatrice, vantaggi e svantaggi
Avete qualche dubbio sull’acquisto di questo elettrodomestico? Mettete sul piatto della bilancia questi elementi. Partiamo dai vantaggi:
- Come già accennato, il principale è dato dai tempi ridotti di asciugatura. Avete presente quando fuori casa c’è troppa umidità per stendere i panni, o, peggio, piove? L’asciugatrice consente di evitare l’utilizzo di scomodissimi e ingombranti stendibiancheria e di portare umidità nella stanza in cui vengono sistemati, con la formazione di muffe dannose per la salute.
- Evita di stendere i panni: una delle più grosse seccature e perdite di tempo che esistano nella gestione delle faccende domestiche quotidiane.
- Consente di non stirare, perché i vestiti asciugati mostrano poche pieghe e i capi delicati non vengono rovinati. Ciò è possibile grazie all’introduzione, nei modelli più recenti, di programmi appositi. Un bel risparmio di tempo e denaro.
- Se è di produzione recente, sicuramente è caratterizzata da una classe energetica molto elevata, il che permette di avere bassi consumi.
Ecco invece gli svantaggi:
- Il consumo energetico: anche se si dispone di una asciugatrice in classe elevata, i consumi in assoluto non sono bassi. E’ un fattore da tenere presente se si intende usare l’elettrodomestico occasionalmente o tutti i giorni.
- La manutenzione: i filtri che intrappolano le fibre dei vestiti devono necessariamente essere puliti spesso, secondo quanto illustrato nel libretto di istruzioni. In caso contrario, a lungo andare si rischia un malfunzionamento dell’apparecchio.
La scelta dell’asciugatrice
Il funzionamento di una asciugatrice tradizionale è semplice: una ventola convoglia l’aria dall’esterno verso l’interno di un cestello. L’aria, fredda, viene riscaldata da una resistenza. L’aria calda, a questo punto, asciuga i vestiti.
Questa tecnologia, però, è stata rimpiazzata nel tempo da altre due tipologie, molto più efficienti dal punto di vista del risparmio energetico. Le moderne asciugatrici si suddividono in due grandi categorie:
1) Asciugatrici a pompa di calore
2) Asciugatrici a condensazione
Le asciugatrici a pompa di calore hanno un funzionamento equivalente a quello dei condizionatori. L’aria viene immessa nel cestello da un circuito a compressione che provvede a riscaldarla. Più in dettaglio, la pompa di calore si compone di un liquido refrigerante come quello presente nei frigoriferi, un compressore e due scambiatori di calore, uno per scaldare e l’altro per raffreddare l’aria che fuoriesce dal cestello, carica di umidità proveniente dai vestiti. L’acqua creatasi viene poi raccolta in un contenitore.
Le asciugatrici a condensazione si basano su un condensatore che raccoglie il vapore prodotto dai vestiti bagnati depositandolo in una vaschetta, sotto forma di acqua. Quando il contenitore è pieno va svuotato: l’asciugatrice lo segnala tramite un avviso acustico e luminoso.
Per l’acquisto, è ovvio preferire apparecchi che tendano ad avere classi energetiche più alte possibile. A questo indirizzo si trova la spiegazione del significato delle nuove etichette energetiche in vigore da marzo 2021.
Le asciugatrici a condensazione ormai sono considerate poco efficienti. Qualcuna si trova ancora in commercio, costano qualcosa in meno rispetto a quelle a pompa di calore ma ormai non convengono più.
Il motivo risiede nei consumi eccessivi, che invece in quelle a pompa di calore sono inferiori.
Le asciugatrici slim
Si tratta di apparecchi dalle dimensioni inferiori, più “sottili” rispetto alle normali asciugatrici. La loro profondità è ridotta a 40-45 cm, mentre le dimensioni ordinarie sono di 55-65 cm.
Questi modelli riscuotono un notevole successo commerciale soprattutto con le famiglie che vivono in appartamenti piccoli, dove la lavatrice è già presente. I prezzi di una asciugatrice slim, anche se i modelli disponibili sono molti di meno rispetto alle asciugatrici tradizionali, sono del tutto paragonabili.
Come ridurre i consumi della asciugatrice
Come abbiamo accennato, anche se avete una asciugatrice in classe energetica elevata i consumi possono essere elevati. Cosa si può fare per tentare di contenerli?
- Innanzitutto, ha poco senso usarla tutto l’anno. Meglio quando è strettamente necessario, cioè in inverno, quando i vestiti ci metterebbero ore e ore per asciugarsi
- E’ preferibile usare una lavatrice che abbia una centrifuga in grado di funzionare almeno a 1000 giri. Motivo? In questo modo quando i capi vengono spostati in asciugatrice sono meno umidi
- Meglio non usare programmi che sfruttano la massima temperatura
- Nel caso il contratto di fornitura preveda una suddivisione in fasce orarie, meglio usarla nelle fasce serali e nei weekend
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