Potenza…al massimo con la fibra ottica a 1 Gigabit di Open Fiber

Già sottoscrivibile l’offerta Ultrainternet Fibra di Tiscali nel capoluogo lucano

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Quella che nel 2021 sarà la Città dello Sport dispone, già da oggi, di una nuova, velocissima rete in fibra ottica. Ci sono più di 8.000 unità immobiliari pronte a navigare sul web a una velocità massima pari a 1 Gigabit per secondo in modalità FTTH (Fiber To The Home, cioè la fibra arriva fin dentro la casa, l’ufficio o il negozio).

I rioni coperti per ora, dove si può sottoscrivere l'offerta Ultrainternet Fibra di Tiscali, sono Poggio Tre Galli, Risorgimento, Cocuzzo-Serpentone, Mancusi, Gallitello e Macchia Giocoli. Open Fiber sta però proseguendo i lavori per estendere il servizio a 21.000 tra case, uffici e negozi.

In totale, Open Fiber stenderà circa 13.000 km di fibra ottica per avere una infrastruttura che si rivelerà fondamentale non solo nel 2021, ma anche negli anni a venire. La fibra ultraveloce è infatti un asset strategico per lo sviluppo di qualsiasi territorio urbano. Le sue applicazioni sono tantissime e riguardano, ad esempio, lo smart working (dimostratosi fondamentale in tempi di contenimento dell’epidemia di coronavirus), la gestione della Pubblica Amministrazione, l’e-health (la gestione a distanza della salute), e tutto ciò che riguarda la gestione intelligente di una città (“Smart City”).

Per farsi un rapido giro di un giorno a Potenza sono necessarie gambe sane. Il motivo? Il capoluogo lucano è anche detto “città delle 100 scale” per via delle salite ripide che costellano le sue vie. Gambe in spalla, si parte dalla centralissima Via Pretoria, in gergo potentino “Sopra Potenza” in quanto posta sopra un colle.  Per darsi appuntamento in questo punto della città gli abitanti dicono semplicemente “Ci vediamo sopra”, proprio perché si è nel punto più alto della città.

Da Porta Salza si arriva alla Chiesa di San Michele Arcangelo, la più antica chiesa della città, un mirabile esempio di arte romanica. Da qui si riparte per Piazza Mario Pagano, dove si trova il bel Teatro Stabile, inaugurato da Re Umberto I nel 1881. Qui si trova anche il Palazzo del Governo, ricostruito dopo il terremoto del 1857 e diventato il simbolo della città.

La passeggiata continua con una visita al Museo Archeologico Nazionale Dinu Adamesteanu, dove si ha un quadro dell’archeologia di tutta la regione. Il tour finisce con la Torre Guevara, che è l’unica parte rimasta di un castello, definitivamente rimosso negli anni ’60, in cui sono custodite numerose opere d’arte e diversi documenti storici.

A Potenza si gusta il meglio dei piatti tipici della Basilicata. E quindi, tra i primi troviamo i tipici strascinati mollicati con i puparuli cruschi, piatto a base di pasta fatta in casa, peperoni cruschi (dolci e secchi), mollica di pane lucano, olio evo lucano del Vulture e, per renderli ancora più gustosi, un po’ di cacioricotta.

Essendo la Lucania una regione di antica tradizione contadina, un altro piatto rinomato è la ciambotta: si prendeva ciò che offriva l’orto (peperoni, melanzane, zucchine e patate, in questo caso) e con qualche altro ingrediente di contorno (aglio, pomodorini, cipolla, peperoncino, origano e basilico) si faceva in pratica una sorta di stufato di verdure.

Tra i secondi annoveriamo il baccalà alla potentina, servito con uva passa, e i piatti tipici a base di carne di maiale. A proposito di maiale, è proprio qui che si produce la “lucanica”, salame fresco che in altre regioni è noto come “luganega”.

Una citazione non può mancare per il caciocavallo podolico, il re dei formaggi meridionali, delizioso e fatto completamente con latte di vacche podoliche e poi stagionato in grotta.