Internet: la navigazione mobile non ha sostituito quella da Pc

Le statistiche parlano chiaro: smartphone e tablet non hanno ucciso i computer, ma li hanno affiancati

navigazione mobile desktop

La navigazione su Internet dai dispositivi mobili ha ormai da qualche tempo sorpassato globalmente quella da Pc, ma non sembra affatto averla ‘uccisa’, anzi. Questo il quadro che emerge dai report dei principali analisti internazionali (come StatCounter e ComScore), i quali mostrano che, se da un lato è vero che le persone hanno spostato su mobile moltissime attività web, dall’altro continuano a preferire la navigazione da desktop quando essa è disponibile. Non solo, il trend è influenzato enormemente dalle differenze tra paesi industrializzati e non.

Il ‘sorpasso’ del mobile su Pc e laptop si è consumato nel novembre 2016, quando il tempo globale trascorso sul web da telefonini e tablet è balzato a quota 53%: da allora la quota delle connessioni da mobile è cresciuta sì, ma non al punto da annichilire quella da Pc, e si è attestata su una media del 55/56%. A ben vedere, infatti, il dato globale è fortemente influenzato dall’aumento della navigazione mobile nei paesi più poveri dove, per motivi logistici ed economici, non si è investito in infrastrutture di telecomunicazione fisse ma direttamente in quelle mobili. Un esempio su tutti: l’Africa, dove la quota di navigazione da telefonino è mediamente il 65% del tempo globale speso su Internet. E così molti altri paesi in via di sviluppo dove non è più conveniente realizzare reti fisse.

Nei paesi più industrializzati, invece, anche se il numero di visitatori unici da mobile è maggiore di quelli da Pc, il computer continua a dominare nel totale del tempo di navigazione, contraddicendo alcune previsioni degli anni passati, secondo le quali gli smartphone avrebbero letteralmente sostituito i Pc: la verità è che tantissime operazioni sul web rimangono appannaggio di Pc e laptop anche in ragione della navigabilità sugli schermi più grandi. Si pensi, ad esempio, alla navigazione su alcuni ecommerce o alle prenotazioni di alcune categorie di beni e servizi; senza contare che molte attività quotidiane vengono spesso svolte dai luoghi di lavoro, dove quasi sempre si dispone di un computer vero e proprio.  

E in Italia? Nel nostro paese il tempo trascorso su internet da smartphone e tablet è ancora molto inferiore a quello trascorso da computer: a marzo 2018 la quota di navigazione da mobile non supera il 40% (negli USA è il 47%), segno di un certo ‘ritardo’ su un trend tecnlogico che comunque – l’abbiamo appena visto – non sembra ancora aver decretato la ‘morte’ della navigazione desktop.

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