Cambio gestore di energia elettrica, 10 cose a cui fare attenzione

Hai deciso di cambiare fornitore luce? Ottima decisione. Ecco quali sono gli aspetti da considerare prima di fare il grande passo

Cambio gestore luce 10 aspetti da considerare

Stai pensando di cambiare fornitore di luce perché ti hanno proposto una tariffa particolarmente vantaggiosa? Leggi attentamente questi punti prima di farlo. E se non vuoi perdere tempo e ritieni il tutto troppo stressante, rivolgiti (gratuitamente) a dei consulenti.

Cominciamo:

Controlla i consumi

Quella dei dati di consumo è una delle informazioni più strategiche per scegliere un fornitore di luce o gas. Come procurarseli? La strada più scomoda potrebbe essere quella di prendere le bollette una a una e fare i relativi calcoli, ma sarebbe un po’ scomodo. Figuriamoci se si era già passati al mercato libero, e nel tempo si erano già cambiati più fornitori.

Arera (l’L'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) offre gratuitamente un servizio molto utile per avere a colpo d’occhio le informazioni sui propri consumi di energia elettrica e gas sul Portale Consumi.

L’accesso al sito si effettua tramite la propria identità SPID. Nel portale sono presenti sia le informazioni di base sulle proprie forniture (indirizzo, codice POD etc.) che i dati sui consumi degli ultimi 36 mesi. I dati presenti includono sia le teleletture del contatore che le autoletture, oltre alle misure effettive e stimate.

Questi dati sono fondamentali quando si cambia fornitore, sia che la scelta venga fatta in autonomia oppure guidati da un consulente.

 

La strada più breve per trovare la migliore offerta luce? Rivolgiti GRATIS ai consulenti di Tiscali Tagliacosti!

 

Impara a leggere la bolletta

Un ottimo punto di partenza per poter cambiare fornitore luce è quello di imparare a conoscere il significato delle voci presenti in bolletta. Al riguardo si può consultare un articolo presente nel nostro archivio.

Se non avessi tempo o voglia di farlo, devi comunque sapere che in bolletta sono presenti voci i cui importi sono stabiliti da Arera, e non sono modificabili dal fornitore di energia a cui stai pensando di rivolgerti per cambiare contratto.

Queste voci sono:

  • Trasporto e gestione del contatore (è composto da una quota fissa, una quota potenza variabile a seconda dei kW di potenza impegnati e una quota energia dipendente dall’energia elettrica consumata)
  • Oneri di sistema (servono in pratica a finanziare attività strategiche come le sovvenzioni alle energie rinnovabili)
  • Imposte e IVA (sono altre spese fisse che si suddividono in accise, il cui importo dipende comunque dall’energia consumata, e IVA, al 10% per le abitazioni di residenza e al 22% per le seconde case)

Le voci sulle quali il fornitore di energia nel mercato libero può intervenire, e alle quali si deve fare particolare attenzione, sono i servizi di vendita, cioè:

  • La componente energia, ovvero la produzione fisica dell’elettricità
  • Il dispacciamento, cioè le attività necessarie per mantenere in equilibrio la rete elettrica e per bilanciare domanda e offerta
  • Il corrispettivo di commercializzazione, chiamato anche CCV o PCV, un costo che ogni compagnia può applicare per coprire le spese di marketing e commerciali in genere. Si aggira intorno al centinaio di euro annui, suddivisi in quote fisse mensili

 

Il fornitore cambia, altri aspetti no

Posto che la fornitura di energia elettrica non viene interrotta quando si passa da un fornitore a un altro (sia da mercato tutelato a mercato libero, che da un operatore di mercato libero a un altro), e che il contatore rimane lo stesso, c’è da dire che non cambia nemmeno il soggetto che gestisce la distribuzione dell’energia.

Per questo motivo, in caso di problemi tecnici si deve contattatore il distributore dell’energia, e non il fornitore.

 

Meglio una offerta a prezzo fisso mensile o una a prezzo indicizzato?

Per dare una risposta a questa domanda è indispensabile sapere cosa è il PUN (Prezzo Unico Nazionale).

Questa voce, che compare spesso nelle offerte (PUN+ un altro importo a seconda del fornitore) è il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica, e cambia ogni giorno. Il suo importo è reperibile su molti siti mediante una semplice ricerca.

Le offerte a prezzo indicizzato sono quelle che variano a seconda delle oscillazioni del PUN. Nelle offerte a prezzo fisso, invece, il costo della materia prima non cambia per tutta la durata del contratto (un anno, ma alcuni operatori si spingono a offerte di due anni).

Quale scegliere tra l’una e l’altra tipologia di offerte? E’ difficile dare una risposta definitiva per via della variabilità del PUN che, in tempi tranquilli può anche avere un andamento costante. Peccato che viviamo un momento di notevole instabilità geopolitica che non si riflette positivamente sul mercato dei carburanti e dell’energia.

Al momento in cui scriviamo (aprile 2024) il PUN si aggira sui 0,09€. Un valore molto basso che potrebbe far preferire offerte a prezzo variabile. A meno che non ci siano, sul mercato, delle offerte a prezzo fisso con un valore di poco superiore che possono rendere conveniente sottoscrivere un contratto di quel tipo. Rimanendo quindi al riparo da pericolose oscillazioni.

Ti serve luce, gas e magari anche internet?

Vari operatori propongono dei pacchetti completi che includono luce, gas e collegamento internet: meglio sottoscrivere questi, piuttosto che le forniture singole, perché in questo modo si possono spuntare delle tariffe molto convenienti.

Energia green? Occhio ai costi

Hai intenzione di scegliere un contratto che preveda una fornitura di energia da fonti rinnovabili come l’energia solare o eolica? Tieni presente che fare questa scelta comporta un esborso medio di circa 2 euro mensili.

 

Risparmia tempo e stress, per trovare la migliore offerta luce rivolgiti agli esperti di Tiscali Tagliacosti. Il servizio è completamente gratis!

 

 

Attento alle truffe

E’ una circostanza che può capitare con molta facilità. Stai pensando di cambiare gestore di energia ma non sei ancora del tutto convinto. All’improvviso arriva una telefonata da un call center dove l’operatore promette tariffe eccezionalmente basse o usa tecniche manipolative, o addirittura mette in atto delle vere e proprie truffe (abbiamo scritto un articolo a riguardo)

Per difendersi dalle truffe si può esplorare da soli il mercato libero (ma in questo caso si deve mettere in conto la possibilità di perdere molto tempo a spulciare centinaia di combinazioni di offerte, e saper decifrare le proposte commerciali), oppure affidarsi a dei professionisti.

Come i consulenti di Tiscali Tagliacosti, un sito che mette gratuitamente a confronto le migliori offerte, indirizzando verso quella che può essere la più conveniente per il proprio consumo familiare.

Diritto di ripensamento? Certamente

Se stai attivando un nuovo contratto online c’è sempre la possibilità di tornare indietro, grazie al diritto di ripensamento.

Ti sei accorto, per esempio, che quella offerta che inizialmente ti aveva attirato non è poi così conveniente? Hai 14 giorni di tempo per chiederne l’annullamento, che è gratuito e non richiede alcuna motivazione.

La modalità da seguire viene indicata dal fornitore, e può essere data (ad esempio) da una raccomandata o da una mail inviata tramite posta certificata.

Attenzione, perché il diritto di ripensamento si può esercitare solo se il contratto è stato stipulato via web, al telefono o in uno degli stand presenti nei centri commerciali. Se invece il contratto l’hai stipulato nei locali del fornitore, non si può ricorrere al ripensamento.

Occhio a non confondere il diritto di ripensamento col diritto di recesso, un tipo di annullamento che si può richiedere in qualsiasi momento, a prescindere dal modo in cui era stato stipulato il contratto e dai motivi.

Uno di questi può essere, per esempio, il cambio di residenza. Un’altra differenza col ripensamento sono i tempi: il recesso, infatti, richiede un preavviso al fornitore, che lavorerà la richiesta e avrà a disposizione qualche settimana per evaderla.

Paga tramite RID

Alcuni fornitori assicurano un risparmio, quantificato in pochi euro annui, se si sceglie di pagare tramite addebito diretto sul conto corrente, e non col vecchio bollettino postale. La vera comodità di questo sistema però risiede nella comodità di non dover andare in posta ad affrontare ogni volta le file.

Fatti aiutare da un consulente

Nel mercato libero di luce e gas sono presenti decine di operatori, ognuno con tariffe apparentemente più “vantaggiose” dell’altro. Come si può fare per capirci qualcosa, se non si è del mestiere?

La risposta è semplice: rivolgiti a un comparatore di tariffe come Tiscali Tagliacosti.

I suoi consulenti potranno aiutarti a confrontare le migliori offerte del mercato, gratis e senza nessun impegno, analizzando i tuoi consumi annui e le esigenze della tua famiglia.

Compila il modulo adesso, ci vuole solo un minuto!