Bonus condizionatori 2024 senza ristrutturazione, in quali casi è possibile ottenerlo?
E’ sempre indispensabile eseguire lavori di ristrutturazione per usufruire dei vari tipi di agevolazioni fiscali ad oggi disponibili? Esaminiamo la situazione attuale
Anche quest’anno molti consumatori stanno pensando di acquistare dei condizionatori, o rinnovare quelli già presenti in casa, per mitigare il caldo dell’imminente stagione estiva.
In questo articolo illustreremo le tipologie di bonus disponibili nel 2024 per recuperare parte delle spese sostenute.
Un bonus condizionatori? No, quattro
Cominciamo col dire che non esiste un vero e proprio “bonus climatizzatori”, ma ci sono quattro diverse modalità che nel 2024 si inquadrano nel contesto dei bonus edilizi. Ovvero:
- Il bonus ristrutturazioni
- Il bonus mobili
- L’Ecobonus
- Il Superbonus
Vediamo quali sono le differenze e quali sgravi si possono ottenere acquistando uno o più condizionatori.
Comprare un condizionatore col bonus ristrutturazioni: massimo 50%
Il bonus ristrutturazioni permette di avere una detrazione IRPEF del 36% delle spese sostenute. Per il 2024 questa percentuale è aumentata al 50%, e il limite di spesa massimo è stato portato a 96.000 euro.
Come suggerisce il nome dell’agevolazione, però, è indispensabile avere effettuato delle ristrutturazioni nell’edificio (anche nelle parti comuni del condominio).
Si può usufruire di questo bonus purchè:
- I lavori di ristrutturazione dell’immobile siano iniziati dal primo gennaio dell’anno precedente a quello di acquisto
- Se l’intervento consente un effettivo risparmio energetico
- Se il condizionatore installato ha una classe energetica pari ad almeno A+ (praticamente la maggior parte di quelli in commercio)
Sfruttare il bonus mobili: il 50% anche in questo caso
Il bonus mobili è stato creato per agevolare chi acquistava mobili ed elettrodomestici in classe A+ da usare in case in fase di ristrutturazione.
La detrazione del 50% della spesa, recuperabile in 10 anni, si può estendere anche ai condizionatori.
Anche in questo caso si può usufruire del bonus se i lavori di ristrutturazione sono iniziati dal primo gennaio dell’anno precedente a quello di acquisto dei condizionatori.
La novità riguardante questo bonus è che per tutto il 2024 il massimale di spesa è di 5.000 euro (in precedenza era di 8.000 euro).
L’Ecobonus, per detrarre il 65% delle spese
La detrazione è più alta del bonus di cui abbiamo appena parlato, ma in questo caso si può avere solo per sostituire impianti preesistenti, e non per l’installazione di nuovi impianti.
Le condizioni per ottenerla sono:
- Non è indispensabile la ristrutturazione dell’immobile
- Acquisto di condizionatori a pompa di calore ad alta efficienza in sostituzione di uno o più di classe inferiore (anche per sostituire una caldaia a gas con uno o più climatizzatori da usare per riscaldare la casa eliminando il gas)
- Detrazione massima di 30.000 euro per unità immobiliare (pari a un massimale di spesa di 46.154 euro)
- E’ necessario dotarsi dell’APE (Attestato di Prestazione Energetica), a lavori conclusi
Il Superbonus, per ottenere uno sgravio del 70%
Si può sfruttare anche il Superbonus 70% per ottenere una detrazione sull’acquisto dei condizionatori, nonostante questi non siano stati ricompresi in modo esplicito.
Le condizioni per usufruirne sono:
- Ristrutturazione dell’immobile che aumenti di due classi l’efficienza energetica dell’edificio, da dimostrare attraverso l’Attestato di Prestazione Energetica (APE)
- L’installazione dei condizionatori dev’essere eseguita congiuntamente ad almeno un intervento “trainante” (che può essere, ad esempio, l’isolamento termico delle superfici verticali e orizzontali o la sostituzione della caldaia con impianti centralizzati a condensazione)
- Completamento dell’installazione nel periodo dell’intervento di ristrutturazione
- Spesa massima detraibile pari a 30/20/15mila euro per unità immobiliare in base all’edificio
Detrazioni 2024 riguardanti i condizionatori: i limiti di spesa in sintesi
Fermo restando che la detrazione delle spese relative a tutti i bonus (Superbonus compreso) di cui abbiamo parlato dev’essere ripartita in 10 rate annuali nella dichiarazione dei redditi, vediamo quali sono i limiti di spesa a cui ci si deve attenere:
- Bonus condizionatori usufruito grazie al Bonus Ristrutturazione al 50%: 96.000 euro
- Bonus condizionatori usufruito grazie al Bonus Mobili al 50%: 5.000 euro
- Bonus condizionatori usufruito grazie all’Ecobonus al 65%: 46.154 euro
- Bonus condizionatori usufruito grazie al Superbonus al 70%: 30/20/15mila euro per unità immobiliare in base all’edificio
Quali bonus richiedono l’esecuzione di lavori di ristrutturazione?
Il Bonus Ristrutturazioni, il Bonus Mobili e il Superbonus. Per l’Ecobonus non è indispensabile ristrutturare l’immobile.
Chi può chiedere il bonus condizionatori?
Il bonus condizionatori 2024 può essere richiesto da tutti i contribuenti, anche se titolari di reddito d’impresa. Nello specifico:
- alle persone fisiche e alle società di capitali;
- ai titolari di partita IVA;
- ai condòmini per gli interventi che riguardano le parti comuni
- ai proprietari di unità immobiliari (sia chi ha la proprietà effettiva o la nuda proprietà) ;
- ai titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione, superficie);
- agli inquilini o ai comodatari con un regolare contratto di affitto;
- agli istituti autonomi per le case popolari;
- alle cooperative di abitazione a proprietà indivisa;
- agli esercenti arti e professioni (commercianti e professionisti in genere);
- alle associazioni di professionisti (ordini professionali, per esempio)
Inoltre, purché risultino intestatari dei bonifici, hanno diritto alla detrazione anche i seguenti soggetti:
- i familiari conviventi del proprietario dell’immobile (ovvero il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado;
- I componenti di una unione civile
- i separati (purchè cointestatari insieme all’ex coniuge)
Come richiederlo
Il bonus condizionatori 2024 si può richiedere portandolo in detrazione fiscale mediante il 730 o l’Unico. La procedura prevede una comunicazione, da inviare online all’Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori, in cui si devono riportare i dati relativi alle spese sostenute e agli interventi di riqualificazione e risparmio energetico.
Anche per il Bonus condizionatori, come per altri bonus edilizi, è indispensabile che il pagamento venga effettuato con mezzi tracciabili come un bonifico bancario (o postale), una carta di credito o debito, o un bonifico parlante.
In quest’ultimo caso devono essere presenti:
- codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- codice fiscale o Partita IVA del beneficiario del pagamento;
- numero e data della fattura che viene pagata;
- una causale in cui si faccia riferimento alla normativa dell’agevolazione (art. 16-bis del Dpr 917/1986).
Condizionatori e bollette astronomiche? Meglio cambiare fornitore di luce e gas
Il Bonus condizionatori 2024 rappresenta un'ottima opportunità di acquistare uno o più condizionatori ad alta efficienza energetica a un prezzo scontato, contribuendo al contempo alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2.
C’è però da tener conto che i condizionatori incidono, spesso in modo notevole, sulla bolletta.
La migliore strategia per non ricevere più bollette da infarto è quella di cambiare fornitore di luce e gas. Sul mercato libero, infatti, si possono trovare tariffe e offerte più vantaggiose rispetto a ciò che offre il mercato tutelato.
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