#4GirodItalia: con Tiscali J, scopriamo insieme tante curiosità su Catanzaro

La connessione 4G+ fino a 100 Mega è arrivata anche nel capoluogo della Calabria

Chiesa Catanzaro

Prosegue il #4GirodItalia, l’itinerario di Tiscali alla scoperta delle città raggiunte da Tiscali J, la connessione wireless LTE che ha portato Internet senza fili fino a 100 Mega in tantissimi comuni d’Italia. Oggi facciamo di nuovo tappa in Calabria, dove Tiscali J 4G+ è in sempre più comuni, tra cui il capoluogo di regione: scopriamo insieme, quindi, tante curiosità su Catanzaro!

Catanzaro, presumiblmente fondata dal generale bizantino Niceforo Foca il vecchio tra il X° e l’XI° secolo, aveva la forma di una citadella fortificata e conobbe prima il dominio saraceno, poi quello Normanno e infine Svevo. Nel 1461, durante una sommossa popolare contro il crudele Marchese de Centelles – che cospirava contro il sovrano Ferdinando I di Napoli - scoppiò un grande incendio nell’antico rione Paradiso: secondo una leggenda popolare, però, il fuoco risparmiò il resto della città grazie all’intercessione di San Vitaliano. Da allora il rione Paradiso cambiò nome in Case Arse.

Sotto il regno di Carlo V, inoltre, Catanzaro fu assediata dai francesi: il valore dimostrato durante l’assedio valse alla città l’onore di poter esibire sul proprio stemma l'aquila imperiale e l'appellativo di Magnifica et Fedelissima. Tra il 1300 e il 1700 Catanzaro fu anche uno dei più rinomati centri di lavorazione della seta, al punto da essere definita ‘capitale europea della seta’.

Catanzaro è nota conosciuta come ‘la Città tra due mari’: la sua posizione, nell’omonimo istmo, la situa a 40 Km circa dal mar Tirreno e a soli 12 Km dal Mar Ionio, e le consente di vedere – dai quartieri alti, in giornate limpide – entrambi i mari e anche le isole Eolie.

Pochi sanno che il termine ‘Paparazzi’, con il quale si usa chiamare i fotografi che vanno a caccia di Vip, ha origini catanzaresi! Si tratta, infatti, del cognome di un albergatore del luogo, ricordato dallo scrittore George Gissing nel suo libro ‘Sulla riva dello Jonio’, diario di un suo viaggio nell'Italia meridionale avvenuto alla fine dell’800. Da questo tomo, Federico Fellini e lo sceneggiatore Ennio Flaiano, trovarono l’ispirazione per il nome del fotoreporter del film ‘La dolce vita’.

Foto di Penna in Viaggio.

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